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Le News di OPI

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Si tramette il bando e il modulo per la domanda di partecipazione alla premiazione delle Migliori Tesi di Laurea triennale in Infermieristica sul tema  “Promozione dell’assistenza alla persona anziana” promosso dalla sezione Nursing della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia (SIGG).


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L’emergenza COVID ha messo in risalto la necessità di sviluppare un nuovo management sia a livello ospedaliero che di distretto, in grado di riorganizzare l’assistenza garantendo le cure e la sicurezza per i pazienti di strutture di assistenza come quelle di ricovero classiche, ma anche le RSA od ospedali di comunità a gestione infermieristica, previsti nel Patto per la salute.
Partendo da questa consapevolezza, Elena Miroglio, presidente di una realtà industriale che opera nel settore moda donna con diversi marchi in Italia e all’estero, ha deciso di sostenere concretamente insieme a FNOPI le donne infermiere in questo cammino professionalizzante, valorizzando così un ruolo in cui le competenze e il continuo aggiornamento sono fondamentali, ancora di più alla luce della recente emergenza sanitaria.
Il progetto prevede l’istituzione di 5 borse di studio riservate a infermiere under 40 anni che abbiano già conseguito la laurea magistrale e intendano frequentare un master di secondo livello.
Il bando, pubblicato sul sito www.fnopi.it, aprirà la strada a diversi percorsi formativi realizzati da molti atenei sul territorio nazionale. Le domande dovranno essere inviate all’indirizzo pec della Federazione: federazione@cert.fnopi.it.
Sarà la candidata a esprimere la preferenza per un master di II livello per garantire massima flessibilità anche da un punto di vista di specializzazione e area geografica.
IN ALLEGATO BANDO E MODELLO DI DOMANDA.


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Come sapete L’Ordine degli infermieri Grosseto indice annualmente per ricordare l’Infermiera Gemma Castorina, un concorso di ricerca infermieristica. Il significato di questa scelta scaturisce dal principio che la ricerca rappresenta uno strumento fondamentale per lo sviluppo scientifico della professione in quanto misura le conoscenze prodotte e la capacità di tradurle in miglioramento della qualità dell’assistenza offerta ai cittadini;
Rappresenta l’elemento imprescindibile per migliorare la disciplina infermieristica e per applicare interventi assistenziali di documentata efficacia. In questa 19° edizione del Concorso Nazionale è messo a bando Il premio principale dell’Ordine a sostegno di un progetto di ricerca per poterne favorire l’avviamento.

Questo è il 19esimo anno che viene organizzato questo evento e questa volta il bando si rivolge esclusivamente ad un premio nazionale di 1000 € che verrà assegnato a fondo perduto al miglior Progetto di ricerca per poterne favorire l’avviamento. Abbiamo deciso di eliminare la seconda tranche alla presentazione dello stadio di avanzamento e concentrarci solo sull’avvio del progetto stesso, riconoscendo ed avendo constatato che purtroppo non sempre le belle progettualità riescono poi ad andare avanti proficuamente per molti fattori diversi tra loro. Per noi rimane comunque importante premiare proprio la progettualità, le idee, la voglia di indagare interventi ed esiti assistenziali. (i primi bandi infatti premiavano una ricerca già conclusa e finita).

 


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Garantire il benessere psicofisico dei pazienti assistiti e dei loro familiari nei vari percorsi di cura, nonostante i mezzi terapeutici e assistenziali a disposizione, risulta impegnativo e difficoltoso.

Ad oggi nuove prospettive sono offerte dall’utilizzo delle cure complementari (CAM) introdotte come terapie di supporto, al fine di promuovere con maggior efficacia il benessere psicofisico e migliorare la relazione terapeutica tra l’equipe e il paziente/familiari.

La stessa OMS ha redatto un piano strategico di diffusione e regolamentazione per il periodo 2014-2023.

Nonostante la diffusione anche in Europa negli ultimi anni, il loro utilizzo è ancora poco diffuso nel Servizio Sanitario Italiano sia nel settore pubblico che privato.

Ad oggi tali cure vengono soprattutto erogate da personale non sanitario ( naturopati, estetisti, operatori del benessere, etc) con regimi di cura discontinui, scarsa valutazione dei risultati e formazione del personale eterogenea e non regolamentata.

Nell’ambito infermieristico, la Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche aveva già espresso nel 2002 un iniziale interesse redigendo delle “linee guida per percorsi di alta formazione infermieristica e cure complementari” senza più aver dato seguito a tale percorso di sviluppo della professione.

Davanti all’esigenza professionale di voler fornire risposte sempre più efficaci nell’assistenza infermieristica, alla luce delle prove di efficacia internazionali, dell’utilizzo e sicuro nella pratica clinica e della volontà di implementare il loro utilizzo in ambito infermieristico in Italia, è nato il desiderio da parte del Gruppo Cure Complementari dell’ OPI Varese di sviluppare una indagine conoscitiva con lo scopo di valutare lo stato dell’arte del loro utilizzo sul territorio nazionale al fine di valutare l’interesse, l’uso e il bisogno formativo verso queste pratiche di sicuro interesse infermieristico.

Compila l’indagine conoscitiva


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Da circa 20 anni il tema dell’umanizzazione delle cure sta prendendo sempre più coscienza all’interno delle diverse realtà sanitarie italiane: diversi filoni di ricerca e studio sono nati per definire ed oggettivare l’umanizzazione delle cure; diverse associazioni in tutta Italia cercano quotidianamente di percorrere idealmente una strada che possa migliorare il rapporto tra il cittadino ricoverato all’interno di una struttura sanitaria ed il personale che se ne prende cura.

Premio Andrea Lupo 2019

In letteratura per umanizzazione si intende quel “processo in cui si deve porre il malato al centro della cura; questo concetto segna il passaggio da una concezione del malato com mero portatore di una malattia ad una persona con i suoi sentimenti, le sue conoscenze, le sue credenze e paure rispetto al proprio stato di salute. Pertanto il processo di umanizzazione riconduce al centro l’uomo con la sua esperienza di malattia ed i suoi vissuti.”


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