Il servizio di apertura del tg di RadioinBlu – Tv2000 dedicato alla proposta della FNOPI sull’infermiere scolastico, con le dichiarazioni della presidente Barbara Mangiacavalli.
Il servizio di apertura del tg di RadioinBlu – Tv2000 dedicato alla proposta della FNOPI sull’infermiere scolastico, con le dichiarazioni della presidente Barbara Mangiacavalli.
Ora disponibile per il download la nuova app “FadInMed”, che consente di svolgere i corsi a distanza offerti gratuitamente agli infermieri della nostra Federazione. La app è sincronizzata con la piattaforma www.fadinmed.it, per cui si può per esempio iniziare un corso sul PC, abbandonarlo a metà per poi proseguirlo dal telefonino o dal tablet via app o viceversa. Si può anche svolgere il corso offline, perché le risposte fornite saranno trasferite alla piattaforma appena si avrà un accesso a Internet disponibile.
L’ideale per chi studia viaggiando.
Per saperne di più: https://www.fnopi.it/2020/08/29/fad-fadinmed-app/
#NONABBASSIAMOLAGUARDIA
La Federazione Pugilistica Italiana (FPI), dopo il lungo e difficile periodo di stop, ha deciso di ripartire dalla sua mission e dai valori che da sempre contraddistinguono la boxe, lanciando in partnership con FNOPI e insieme al suo advisor Artmediasport (con il prezioso contributo di Giorgio Bonifazi Razzanti, esperto di comunicazione sociale) la Campagna Sociale #NONABBASSIAMOLAGUARDIA – Alleniamoci insieme con Forza, Passione, Identità. Un’iniziativa dedicata agli infermieri che in questo periodo di emergenza sanitaria, con coraggio e grande senso di responsabilità, sono stati in prima linea nella lotta contro il COVID-19 ed ai loro figli, volendo contribuire a ristabilire la normalità che passa anche attraverso la pratica sportiva.
La FPI offre infatti agli infermieri iscritti all’Albo FNOPI che hanno svolto attività in ambito COVID ed ai loro figli 1.000 BoxeVoucher per 3 mesi di allenamento gratuito, fruibili da settembre a dicembre 2020, nelle società sportive affiliate alla FPI presenti sul territorio nazionale, facendosi carico sia dei costi degli abbonamenti, con un contributo alle ASD/SSD, che di quelli del tesseramento dei beneficiari, ai fini assicurativi e sanitari.
Un gesto di gratitudine e sostegno morale per restituire la quotidianità agli infermieri ed alle loro famiglie attraverso la pratica della prepugilistica, la ginnastica completa per sviluppare forza, agilità e prontezza di riflessi, adatta a tutti, donne e uomini, adulti e ragazzi.
Per accedere al servizio e scaricare il modulo clicca qui
Un’iniziativa fortemente voluta dalla FPI a nome di tutto il movimento pugilistico nazionale: “E’ il nostro modo – dichiara il presidente FPI, Vittorio Lai – di rivolgere un energico e affettuoso ‘grazie’ a tutti gli infermieri che non hanno mai smesso di abbassare la guardia. Vogliamo contribuire al loro benessere psico-fisico a partire dai due pilastri fondamentali: la famiglia e lo sport. Siamo felici e onorati di aver condiviso e lanciato insieme a FNOPI questo progetto che fa parte del modello di ripartenza e del progetto di comunicazione sociale che la FPI ed Artmediasport stanno portando avanti sulla base delle direttive del Ministro per le Politiche Giovanili e per lo Sport, Vincenzo Spadafora, e delle campagne governative promosse dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri”.
“Gli infermieri non hanno mai abbassato la guardia e mai lo faranno – commenta la presidente FNOPI, Barbara Mangiacavalli -. E’ uno dei principi alla base della nostra professione perché, come nello sport, vincere significa saper affrontare il sacrificio di esserci e di essere sempre presenti, preparati e pronti. Grazie al contributo di chi crede come noi in tutto questo, siamo particolarmente lieti di una manifestazione di vicinanza ai nostri professionisti e anche alle loro famiglie, che testimonia anche la grande unione delle persone nella lotta alla pandemia e che è un riconoscimento per chi contro questa ha sempre combattuto per vincere il solo premio che conta per noi: la salute dei pazienti e delle persone”.
“Il via libera definitivo del Parlamento alla legge contro la violenza sugli operatori sanitari rappresenta un doppio segnale di civiltà: il primo verso i cittadini che sanno di poter contare su professionisti concentrati sui loro problemi e non sulla difesa da attacchi che non hanno ragion d’essere; il secondo verso gli operatori che ora hanno una forma di tutela in più per un lavoro che fino a ieri nella pandemia li ha fatti definire ‘eroi’, ma che già oggi comincia a essere al centro di nuove violenze”. Commenta così Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, il via libera al Senato nel testo già approvato dalla Camera alla legge sulla sicurezza degli operatori sanitari.
Una Legge che – come ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza – difende con più forza da ogni forma di aggressione i professionisti sanitari e il loro lavoro. L’approvazione definitiva del disegno di legge rappresenta “un importante traguardo – ha detto il ministro – che ha unito Governo, Parlamento e mondo della sanità. Gli episodi di violenza e le aggressioni a chi lavora negli ospedali e negli studi sono inaccettabili. Ci prendiamo cura di chi si prende cura di noi”.
Ogni anno circa 5mila infermieri subiscono violenze fisiche o verbali: 13-14 al giorno.
L’89,6% degli infermieri è stato vittima, secondo una ricerca dell’Università di Tor Vergata di Roma, di violenza fisica/verbale/telefonica o di molestie sessuali dagli utenti sui luoghi di lavoro.
In base ai dati si può dire che circa 240mila infermieri su 270mila dipendenti durante la loro vita lavorativa abbiano subito una qualche forma di violenza, sia pure solo una aggressione verbale.
Di tutte le aggressioni (secondo l’Inail) il 46% sono a infermieri e il 6% a medici (gli infermieri sono i primi a intercettare i malati al triage, a domicilio ecc. e quindi quelli più soggetti).
“La FNOPI ha da sempre richiesto tolleranza zero verso la violenza e un inasprimento delle pene, ma non solo. Per la nostra Federazione è estremamente positivo ad esempio che si sia voluto mettere ancora di più in rilievo il ruolo dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, una richiesta specifica fatta a suo tempo dalla FNOPI e che, oltre a essere istituito presso il ministero della Salute nostro ministero vigilante, dovrà essere costituito, per la sua metà, da rappresentanti donne: tra gli infermieri il 78% circa è donna e abbiamo sempre sottolineato la duplice rilevanza che il Ddl contro la violenza riveste sia per i suoi contenuti in se, sia per il fatto che la violenza è indirizzata quasi sempre in modo maggiore proprio verso le donne”.
“ Bene anche – prosegue la presidente FNOPI – l’aggravio delle pene per lesioni gravi o gravissime che ora vale non più solo per le aggressioni a danno del personale sanitario o socio-sanitario, ma anche a danno di chiunque svolga attività ausiliarie di cura, assistenza sanitaria o soccorso”.
“Un aspetto per noi importante – conclude Mangiacavalli – è l’istituzione della “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”, che ha lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza a una cultura che condanni ogni forma di violenza. È essenziale la maggiore informazione e formazione perché siano denunciate da tutti e in modo chiaro le azioni di ricatto e le persecuzioni nell’ambiente di lavoro rispetto alla posizione e ai compiti svolti ed è una delle richieste da noi portate avanti. Ed è fondamentale far sapere alle persone cosa significa la violenza sugli operatori sanitari e che ad assisterli è l’équipe. Anche rispetto all’assistenza domiciliare, altro terreno di rischio per la violenza sugli operatori, spesso modelli organizzativi sono decisi da pochi mentre il sistema di rischio clinico deve avere modalità diffuse, interconnesse e condivise da tutti”.
Stati generali: nell’ultima giornata a Villa Pamphili a Roma il premier Conte ha anche incontrato le Federazioni delle professioni sanitarie che hanno esposto il percorso futuro della propria professione e dell’assistenza sanitaria.
La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche, che con i suoi 450mila iscritti rappresenta oltre il 41% delle forze del Servizio sanitario nazionale e oltre il 61% degli organici delle professioni sanitarie in generale, punta al territorio.
E lo fa prima di tutto declinando la figura dell’infermiere di famiglia e comunità istituito ufficialmente dal Patto per la salute e inserito per legge dal decreto Rilancio all’esame del Parlamento
“E’ necessario garantire il potenziamento della presa in carico sul territorio e a domicilio dei soggetti affetti da SARS-COV-2 e, più in generale dalle persone che versano in condizione di fragilità – hanno spiegato a Conte la presidente FNOPI Barbara Mangiacavalli e la vicepresidente Ausilia Pulimeno – In particolare, è necessario prevedere che l’infermiere di famiglia e comunità partecipi all’attuazione dei piani di assistenza territoriale da disegnare con una reale multi professionalità per identificare e gestire i contatti, l’organizzazione dell’attività di sorveglianza attiva e ricopra un ruolo di responsabilità nell’ambito dei processi infermieristici a livello distrettuale”
Leggi l’articolo completo sul sito FNOPI (https://www.fnopi.it/2020/06/21/stati-generali-proposte-infermieri/)
Vi informiamo che sul sito di questa Federazione è stato pubblicato il “Commentario” al nuovo Codice deontologico, scaricabile dalla nuova sezione ebook del sito https://www.infermiereon-line.org/ e allegato alla presente circolare.
Si tratta di un volume che rappresenta un vero e proprio manuale d’uso del Codice, ma è anche un’interpretazione autentica per il cittadino degli impegni che gli infermieri prendono nei suoi con-fronti per garantire il suo benessere e la sua salute.
Il commentario è stato realizzato da una pluralità di autori esperti (28) per mantenere viva la ricchezza di visioni diverse che rappresentano le tante anime della professione, le diverse competenze, la capillarità degli infermieri in tutti i contesti.
La sua pubblicazione rappresenta anche l’avvio di una nuova collana di pdf gratuiti che la Fe-derazione pubblicherà periodicamente e che per ora, fino all’inizio del 2021, prevede altri argomenti importanti per l’assistenza: un vademecum per la libera professione infermieristica, le specializza-zioni infermieristiche, la simulazione in formazione (l’utilizzo cioè della tecnologia per l’apprendi-mento), le specializzazioni, l’infermiere di famiglia e di comunità.
Save the date
Venerdì 5 giugno, alle ore 15, la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche terrà, in collaborazione con il Censis, un webinar, gratuito e ad accesso libero, per la presentazione di una Ricerca sugli infermieri e la sanità del futuro, con un particolare focus sulla percezione rilevata rispetto alla figura dell’infermiere di famiglia e di comunità.
L’incontro sarà trasmesso in modalità streaming sul canale YouTube della Federazione e rilanciato contestualmente su tutti i social Fnopi.
Seguiranno, con successiva comunicazione, le indicazioni circa il programma definitivo degli interventi previsti e il link specifico per seguire in diretta l’evento.
Gentilissimi Signori Infermieri dell’Ordine di Novara – Verbano Cusio Ossola,
mi chiamo Giambattista Fransone Zunino, la ragione per cui Vi scrivo è per fare le mie più sentite condoglianze per gli oltre 40 Vostri colleghi Infermieri che hanno sacrificato la vita in quest’ultimo periodo a causa del Covid-19 a favore della popolazione e ringraziarVi di tutto cuore per il prezioso e duro lavoro che ha certamente permesso di salvare la vita a migliaia di persone.
Non sarà facile dimenticare i volti e le espressioni di molti di Voi attraverso gli organi di informazione, che denotavano notevole stanchezza e a volte frustrazione per quello che stava accadendo.
È molto confortante sapere che il proposito di Dio è quello di cambiare una volta per sempre queste calamità, proprio come profetizzò anche il suo unigenito Figlio Gesù Cristo quando venne sulla terra.
Una di queste meravigliose promesse è riportata nel libro dell’Apocalisse o Rivelazione 21:4 dove si legge:
“ Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate.”
Nuova Riveduta
Esprimendo tutta la mia vicinanza e apprezzamento per quello che avete fatto e continuerete a fare, Vi trasmetto i miei più sinceri e cordiali saluti.
Giambattista Fransone Zunino
Allego link di questo brevissimo confortante trattato
www.jw.org/finder?wtlocale=I&docid=1102012770&srcid=share
“Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L’altro è pensare che ogni cosa è un miracolo al di là dello spazio, del tempo, della vita stessa…”
Ci vediamo l’8 maggio… tra milioni di farfalle!
«Gli infermieri sono la spina dorsale di qualsiasi sistema sanitario»: l’ha detto nei giorni scorsi Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’ha riconosciuto lo stesso Presidente del Consiglio che alla Camera ha precisato: «Non ci dimenticheremo di voi». Essere infermiere – a fronte delle 26 vittime e dei 6549 contagiati (cifre che crescono giorno dopo giorno) – significa appartenere a quella professione sanitaria indispensabile che percepisce stipendi medi da 1.300 euro al mese e ha difficoltà nel fare carriera per blocchi legati ad antichi e ormai obsoleti retaggi.
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